Design e alterità: un dialogo da costruire
La questione dell’alterità è diventata la questione fondamentale per la comprensione delle società complesse e del loro possibile sviluppo.
L’alterità è un territorio ancora da esplorare,
è un campo di ricerca e di sfida che permette “rotture epistemologiche” e “salti inventivi”. Diverse sono le manifestazioni dell’alterità.
Per la scienza l’alterità è l’ignoto da conoscere, l’universo delle possibilità. Per le scienze umane e sociali è la progressiva scoperta della complessità umana – dell’interiorità della persona, così come degli incontri fra culture –, che non si lascia irrigidire in forme di pensiero e credenze acriticamente valide e immutabili.
Pensare l’alterità vuol dire mettersi in ascolto.
Il design non può prescindere da tale “questione”, perché ogni azione di progetto ha un carattere performativo: è un’azione che risponde a esigenze che il progettista riceve, esplicitamente o implicitamente, da altri, ed è dialogicamente rivolta ad altri.
Il design può prosperare nell’esplorazione delle alterità.